PROGETTO

SOSTEGNO PSICOLOGICO

BRAVE:
CORRI PER IL FUTURO!

Per dare supporto alle persone con sindromi ereditarie è molto importante tenere in considerazione non solo gli aspetti clinici, ma anche le reazioni emotive conseguenti alla ricezione di un risultato genetico e del relativo rischio di sviluppare un tumore.
Essere portatore di una mutazione genetica associata a sindromi neoplastiche non vuol dire essere destinati ad ammalarsi di tumore, ma solo correre un rischio maggiore che ciò accada.

La consapevolezza del rischio aumentato può aiutare a prendere provvedimenti preventivi e diagnostico-terapeutici, ma può anche essere fonte di ansia e paure per sé e i propri cari. Diventa quindi fondamentale una presa in carico globale della persona, sia in ambito clinico che psicologico, indipendentemente dal fatto che questa persona sia malata o sana a rischio. Accompagnare e supportare psicologicamente la persona con sindromi ereditarie ha un ruolo fondamentale nel favorire un processo di adattamento, oltre a rappresentare un supporto imprescindibile in momenti decisionali importanti.

Effettuare un’analisi genetica ha delle ripercussioni psicologiche importanti anche per i suoi familiari diretti, che possono variare a seconda del risultato ottenuto, della propria storia personale e familiare di malattia e a seconda delle caratteristiche individuali dei soggetti. Vulnerabilità psicologica, elevata percezione di rischio, perdita di parenti stretti, disturbi di adattamento legati alla propria storia, devono essere sempre presi in esame e valutati perché potrebbero influire sia sugli aspetti decisionali sia sulle reazioni psicologiche all’aumentato rischio oncologico.

un progetto
A SOSTEGNO
DELLE PERSONE

BR.A.VE. (BRCA Associazione Veneto) nasce dalla necessità di migliorare il supporto ed il sostegno psicologico alle nuove generazioni, figli e nipoti di persone portatrici del gene BRCA, che dovranno affrontare un percorso di conoscenza e consapevolezza, a partire dalla decisione o meno di eseguire il test genetico, passando per un percorso di sorveglianza stretta, fino alla scelta di eventuali interventi preventivi.

La presenza di un familiare con mutazione BRCA o di più familiari ammalati di tumore potenzialmente associato alla mutazione BRCA, nella maggior parte dei casi porta con sé ansia e angoscia, che possono essere trasmesse di generazione in generazione.

un percorso
DI CONOSCENZA
E CONSAPEVOLEZZA

Questo percorso è determinato dalla presenza in famiglia di una mutazione dei geni BRCA 1-2, predisponente ad un alto rischio di sviluppare tumori che colpiscono diversi organi, come il seno e l’ovaio, in età giovanile.

La scoperta della mutazione del gene in famiglia o il sospetto che possa esserci, può ostacolare una sana ed equilibrata crescita dei figli e delle figlie e, molto spesso, le difficoltà cominciano proprio dalla decisione di comunicare l’esistenza del gene modificato a ragazzi e ragazze divenutə maggiorenni.

un sostegno
PER COMUNICARE
E DECIDERE

BR.A.VE, consapevole del carico psicologico che ricade sul sistema familiare e della solitudine a cui sono costrette le famiglie nel decidere come e quando affrontare questo difficile tema, offre sostegno psicologico per quanto riguarda la comunicazione e l’eventuale decisione di effettuare il test genetico per verificare l’esistenza del gene BRCA1 e 2.

La consulenza psicologia offerta da BR.A.VE sarà fornita grazie alla collaborazione con un’equipe di psicoterapeuti sistemico-relazionali esperti di famiglia e delle ricadute che la presenza del gene modificato provoca sulle nuove generazioni.

un aiuto
CON I GRUPPI
DI SOSTEGNO

BR.A.VE inoltre organizza gruppi di sostegno gestiti da professionisti esperti, per aiutare ad affrontare con consapevolezza il percorso conseguente alla conoscenza della presenza del gene modificato, le possibili scelte di prevenzione dei tumori correlati e la convivenza quotidiana con il rischio, ma anche l’attivazione delle risorse per ridurlo.

L’equipe psicologica è supervisionata
dalla Dr.ssa Georgopoulos
e coordinata dalla Dr.ssa Sara Zanchin.

PER INFO: supporto@braveassociazione.it

Io sono Chiara, portatrice di mutazioni BRCA 2.

Ci sono delle volte in cui il “vaso chiuso” che porto dentro di me, sfonda i sigilli ed inizia a riportarmi il ricordo di mia nonna, mio papà, il percorso di mia sorella, la loro malattia, emozioni, paure, sofferenza. Poi dirompe dove assolutamente non vorrei: porta a galla il viso dei miei figli. Così è nata BR.A.VE perché non possiamo staticamente stare a guardare lo svolgersi fatale del futuro delle nuove generazioni.

BR.A.VE: il coraggio di affrontare questa scoperta.

BR.A.VE: il coraggio di pensare al possibile futuro del nostri figli.

BR.A.VE: essere al loro fianco ed al fianco di tutti i ragazzi che le loro mamme non le hanno più.

La mutazione BRCA ha portato via tante giovani mamme, spesso i figli ne hanno solo un flebile ricordo.

Io ho avuto la fortuna di prevenire facendo una doppia mastectomia ed ovariectomia. Mi è costato molto, ma avevo chiara la necessità di tentare un futuro diverso, riscritto, per me e per una via nuova per le future generazioni.